Tempo delle zuppe continua.
L’inverno è il tempo delle coccole, del calore, delle cose
morbide e avvolgenti, dei cibi semplici, rassicuranti e confortanti. Comfort
food, appunto. Le zuppe, anzi, le creme e le vellutate sono i comfort food per
eccellenza: sapori delicati, consistenze setose, il non-bisogno di masticare,
di tagliare o di mangiare con l'impegno – è il richiamo alla pappa di prima
infanzia, insomma; ma anche la bellissima occasione di salire sul divano con
tutti i piedi, ciotola fumante in mano, e di guardare uno stupido film di
Natale o di leggere un libro senza scomodarsi. E così che faccio negli ultimi
giorni. Ho bisogno di coccole, di un dolce far niente, di confortarmi in
assenza di internet (ebbene si, sono senza da tre giorni, non ci si crede, mi
sento un po’ isolata, ma anche come se fossi in uno strano limbo, il
collegamento con il mondo esterno si è ridotto a un filo sottile del cellulare,
e questo vuoto improvviso, questa impossibilità di fare le mie solite cose di
lavoro e non, mi fa sentire in sospeso) E poi le verdure invernali si prestano
davvero bene a queste cremine dense e
appaganti.
Una cosa buffa: ieri, mentre leggevo un libro su iPad, per
più di una volta ho tentato di girare la pagina, in automatico, come se fosse
stato un libro vero. Cosa che mi ha fatto tenerezza.